Monteprandone- L’evento, caratterizzato da una cerimonia istituzionale e da uno spettacolo della Compagnia dei Folli, ha visto la partecipazione di numerose Autorità e cittadini
Una festa piena di emozione e suggestione nella giornata di ieri, domenica 24 novembre, ha caratterizzato la riapertura del Palazzo Comunale di Monteprandone.
Interessato negli ultimi otto anni da lavori di restauro conservativo, consolidamento strutturale con miglioramento sismico, realizzazione dei nuovi impianti di efficientamento energetico ed abbattimento delle barriere architettoniche, l’edificio oggi è stato riportato al suo antico splendore.
L’intervento è stato finanziato attraverso fondi del Commissario straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 che ha stanziato 1.700.000 euro, a cui si aggiungono 153.000 di fondi comunali per il restauro di mobili e l’acquisto di nuovi arredi per gli uffici.
All’inaugurazione del Municipio hanno preso parte il sindaco Sergio Loggi, il sottosegretario all’Economia On. Lucia Albano, il Commissario straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 Sen. Guido Castelli, l’Assessore Andrea Maria Antonini e il Consigliere Andrea Assenti per la Regione Marche, il Consigliere Provinciale Antonio Riccio per la Provincia di Ascoli Piceno, il dott. Michele Mattei Commissario Capo della Polizia di Stato, il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Monteprandone Luogotenente Gabriele Luciani, il Comandante della Polizia Locale di Monteprandone Eugenio Vendrame, Assessori, Consiglieri, ex Sindaci ed ex Amministratori comunali di Monteprandone, diversi Sindaci del Piceno, l’ing. Cinzia Alfonsi e la geom. Sandra Spinozzi dell’Ufficio Speciale della Ricostruzione (USR), i progettisti ing. Marco Fontana e l’arch. Vittorio Galanti, Cecilia Cava che ha restaurato lo stemma apposto sulla facciata del Comune, i rappresentanti della vita socioeconomica cittadina, delle associazioni territoriali e cittadini che non sono voluti mancare a questo speciale appuntamento.
La cerimonia è stata aperta dal sindaco Sergio Loggi, il quale nel suo saluto ha ricordato quei drammatici giorni di agosto e di ottobre 2016 e dichiarato: “Oggi il Palazzo Comunale di Monteprandone rinasce. Questo edificio è il simbolo della nostra storia e il luogo dove da sempre il Governo cittadino svolge la sua massima espressione, è il cuore pulsante del borgo storico. Con il ritorno alla sua piena funzionalità, possiamo finalmente guardare avanti, consapevoli delle difficoltà superate dopo il Sisma2016 e con il desiderio di costruire un futuro migliore per la nostra comunità. Per noi monteprandonesi, il restauro non è stato solo un intervento puramente tecnico, ma ha anche avuto un forte impatto emotivo per la lunga storia che il Palazzo racconta. Una narrazione che oggi è tornata visibile anche negli affreschi riscoperti al piano nobile e all’ultimo piano, dove un tempo era ospitato un pubblico teatro. Il nostro Palazzo Comunale – ha concluso Loggi – è, e resterà sempre, un punto di riferimento fondamentale per la vita politica, culturale e sociale di tutti i monteprandonesi”.
Nel suo intervento il Sottosegretario all’Economia On. Lucia Albano si è detta orgogliosa di rappresentare il Governo in una cerimonia in cui un bene pubblico viene restituito a tutti i cittadini. “Si inaugura un immobile che rappresenta la storia di questo paese – ha dichiarato Albano – ed è di estrema importanza restituire a un bene pubblico le funzioni che ha, mettendolo a disposizione della cittadinanza”.
“Grazie ad un cambio di passo importante della ricostruzione, anche questo simbolo della comunità di Monteprandone torna a splendere. E’ un aspetto fondamentale quello di poter dare identità e fiducia alla comunità locale – ha dichiarato il Commissario straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli – sottolineo la stretta e importante collaborazione tra Struttura commissariale, Sindaco Sergio Loggi, l’USR e la Regione Marche con il Presidente Francesco Acquaroli che continua a fornire risultati concreti sia a livello di ricostruzione privata che, come in questo caso, di opere pubbliche essenziali per la vita comunitaria. Questa è la strada giusta, dobbiamo continuare su questa via, senza sosta e con il massimo impegno per raggiungere questi ottimi risultati. Ricordo che il 98% delle opere pubbliche che abbiamo finanziato è stato avviato”.
“Quello che stiamo compiendo oggi è un atto simbolico di ricostruzione di una comunità che si vuole riappropriarsi della propria identità – ha dichiarato l’Assessore Regionale Andrea Maria Antonini – non festeggiamo solo un recupero edilizio post sisma, ma restituiamo un luogo di vita politica e sociale ad una comunità che si è sentita ferita e che oggi finalmente torna a viverlo”.
L’inaugurazione è proseguita con un suggestivo spettacolo della compagnia dei Folli di Ascoli Piceno, liberamente tratto da alcuni episodi della storia di Monteprandone, messa in scena utilizzando le tecniche sceniche del teatro di strada, al termine del quale un trampoliere vestito da Cavalier Prandone (il leggendario cavaliere franco che a seguito di Carlo Magno, nel IX secolo, eresse un castello dal quale dominare la zona circostante, dal mare Adriatico ai monti Sibillini, appunto Monteprandone), ha simbolicamente consegnato la chiave del Municipio al Sindaco Sergio Loggi.
Successivamente è stata la volta dell’Inno Nazionale, del taglio del nastro e della benedizione del Palazzo, impartita da Mons. Romualdo Scarponi già Vicario generale della Diocesi di San Benedetto del Tronto, Ripatransone e Montalto delle Marche, nell’Ufficio del Sindaco situato al piano nobile del Municipio.
Al termine della cerimonia le porte del Palazzo Comunale si sono aperte alla cittadinanza per un tour nei diversi piani dell’edificio. Hanno suscitato particolare interesse le decorazioni dei soffitti del primo piano e del loggiato, realizzate con maestria dal monteprandonese Silvio Vespasiani nel 1800, e gli affreschi all’ultimo piano, dove un tempo sorgeva un pubblico teatro, che raffigurano lo stemma di Monteprandone con i cinque colli, tutti decori di pregio tornati alla luce con i lavori di restauro.