San Benedetto del T.- Martedi 22 Agosto alle ore 21,30 alla Palazzina azzurra
Romana Petri . che ha presentato il suo primo libro a San Benedetto del T., come tanti altri, FINALISTA DEL PREMIO STREGA 2023 presenta “Rubare la notte” Martedi 22 Agosto alle ore 21,30 alla Palazzina azzurra. Conversa con la Scrittrice Eliana Narcisi.
Tra le sue opere, Ovunque io sia (2008), Ti spiego (2010), Le serenate del Ciclone (2015, premio Super Mondello e Mondello Giovani), Il mio cane del Klondike (2017), Pranzi di famiglia (2019, premio The Bridge), Figlio del lupo (2020, premio Comisso e premio speciale Anna Maria Ortese-Rapallo), Cuore di furia (2020), La rappresentazione (2021) e Mostruosa maternità (2022). Traduttrice e critico, collabora con “Io Donna”, “La Stampa”, “il Venerdì di Repubblica” e il “Corriere della Sera”. I suoi romanzi sono tradotti in Inghilterra, Stati Uniti, Francia, Spagna, Serbia, Olanda, Germania e Portogallo (dove ha lungamente vissuto).
IL LIBRO
Tutti lo sanno: Antoine de Saint-Exupéry ha scritto Il piccolo principe, uno dei romanzi più popolari del mondo. Quello che tutti non sanno è che Antoine, famigliarmente Tonio, è un personaggio che vale da solo una grande storia. Ed è la storia che Romana Petri ha scritto con la febbre e la furia di chi si lascia catturare da un carattere e lo fa suo, anzi lo ruba, tanto che il documento prende più che spesso la forma dell’immaginazione.
Orfano di padre, Tonio vive un’infanzia felice nel castello di Saint-Maurice-de-Rémens, amato, celebrato, avviluppato al mostruoso quasi ossessivo amore per la madre; un’infanzia che gli resta incollata all’anima per tutta la vita, fin da quando, straziato, vede morire il fratello più giovane. L’infanzia lo tallona come un destino quando, esaltato, comincia a volare, pilota civile e pilota militare, quando si innamora tanto e tante volte, quando si trasferisce in America, quando scrive, persino quando si schiera e sceglie di combattere per un’idea di Francia che forse è sua e solo sua. Dove sia andato Tonio, non sappiamo, nei cieli in fiamme del 1944. Sappiamo che ci ha lasciato le stelle della notte, il sogno di una meraviglia che non si è mai consumata, il bambino che lui ci invita a riconoscere eterno dentro di noi.
Romana Petri costruisce e decostruisce, sgretola le regole della biografia, evoca e racconta amori, amicizie e sgomenti come dettagli di un appetito d’avventura mai sazio, si muove fra le date e dentro la Storia alla sola ricerca del principe che ha sconfitto la notte ed è entrato volando nell’infinito.
Recensioni
“Non ha mai guidato aerei Romana Petri, ma in questo ‘Rubare la notte’ siamo sempre in volo, chiusi dentro minuscole cabine di pilotaggio a rischiare continuamente la vita, a guardare nuvole e stelle, a sperimentare il “più grande distacco concesso all’uomo: quello dalla terra pur essendo in vita”. SaintEx viene narrato dall’esterno, con distacco e oggettività, ma con affondi “critici” in cui l’autrice riflette e in qualche modo spiega le stranezze dell’affollatissima biografia del suo personaggio.”
Sandra Petrignani, Domani,
“Ci sono dei romanzi che quando arrivi all’ultima pagina rimani col libro aperto e continui a pensarci. Lo chiudi e continui a pensarci. Mi è appena capitato con ‘Rubare la notte’ di Romana Petri. […] Petri entra nel personaggio, nel suo incanto e si muove tra autobiografia e invenzione offrendoci un romanzo indimenticabile sull’irriducibile complessità di una passione umana.”
Brunella Schisa, Il venerdì,
“Ancora una volta, come spesso capita nei romanzi di Petri, ci troviamo di fronte a un gioco d’azzardo sul rapporto tra biografia e letteratura, là dove il vero è certificato e insieme fantasticato. Il biografo si prova a restituire almeno qualche evidenza fattuale al grado zero di immaginazione. Chi romanza la vita, invece, reinventa quell’evidenza, pur dovendone dar conto.”
Massimo Onofri, Avvenire,
“Dietro questo libro che incanta, c’è lo studio del materiale biografico, ma c’è soprattutto un amore appassionato non solo verso la letteratura, ma verso ogni forma di volo, verso tutto ciò che spinge ad andare oltre. La tentazione di Tonio per i cieli è la stessa che abbiamo quando leggiamo e scriviamo immaginando altrove. che fino al momento prima non esistevano.”
Nadia Terranova, Tuttilibri,
“Individuando ossessioni e paure, Petri prima fissa un immaginario che dopo decenni, di generazione in generazione, ancora colpisce bambini e adulti; poi mostra il lato invisibile della luna (si sa che noi vediamo sempre la stessa), l’animo dell’autore nella sua completezza senza celarne la miseria, compiendo il gesto letterario di dissacrare l’infanzia. ”
Teresa Ciabatti, la lettura,
“ Petri disegna qui un inedito, intensissimo percorso per il genere, inquadrando il personaggio in quello che potremmo definire un 3D letterario che lo rende visibile da ogni possibile angolazione. Come se la scrittura trascinasse l’autore del Piccolo Principe in mezzo a noi, portandolo a rivivere, camminare, respirare davanti ai nostri occhi. ”Titti Marrone, Il Mattino,