Isola-San-Biagio-Chiesa-di-San-Biagio2-102406_710xStare all’ ISOLA è cimentarsi con le proprie forze, avvicinandosi alla Madre Natura, alla Madre Terra.
E’ un sabato non comune, perchè è la vigilia del giorno di Festa…….

……Giovane favoloso ispiratore dei monti Azzurri , nobilotto recanatese, marchigiano come me, aspirava
….all’ Infinito.
Senza presunzioni poetiche il sono felice qui, perchè, pur nata nella Piazza stupenda della città delle
Cento Torri, ritrovo qui, all’ Isola non l’ avventura da marketing-prova di sopravvivenza.
Qui sento l’epilio, la PREZIOSITA’ quotidiana della fatica.
Purtroppo le radici forti di questo ligneo tiglio non sostengono piu’ quel nonno che mi manca ” nonno
Peppe” come il grande maestro Bruno Strada, Le loro mani hanno ispirato Peppino, il mio grande
amico fratello e cugino ed altri veri artisti di bottega a cielo aperto.
Stasera non c’ è la luna e sotto la Sibilla si medita, si evocano gli invisibili. Forse sono i numi
tutelari di certi soggetti in cammino…..
LA STRADA, LE VIE….sono nella mappa d’ una vita intensa che per bisogno interiore sono rivisitate
giorno dopo giorno con una memoria autentica, fiera DELL’ IMPEGNO SOLIDALE.
OGGI PIU’ CHE MAI è necessario attendere di sognare Maddalena Pacifici Simonelli, che è
partita il 22 Novembre del 79…..
Non l’ ho accompagnata alla stazione , ma l’ ho salutata con tutti gli onori……………………………………..
………………….Comunica con me forse perchè come Camaleo esprimo la biodiversità senza
trasformismi e mi sento legata e libera alla Famiglia Simonelli (presenti ed assenti giustificati)
Non consumo cibi alterati nè altra sostanza capace di farmi sfarfallare eppure sono euforica e felice
anche dopo situazioni al limite della sopportazione.
Odio pero’ la guerra e vorrei davvero esser capace di trasmettere quelle sofferenze che
hanno reso sempre piu’ grande e fiera di mia madre me.
QUELLA GRANDE MADDALENA era una donna vera, trasparente e pulita come la sorgente
di questa montagna.
Ed io sono la fortu-nata anzi ri-nata Maria Carolina Simonelli che col Calafricano Meluzzo
fece “famigghia” ….., Costui portava dentro forse quel mistero del paese dei Dogon , al
confine meridionale del Sahara tra deserto e savana……Non era stato acquistato nel mercato
degli schiavi, ma aveva qualcosa che ricordava il paesaggio dell’ Africa Orientale.
Quel sito, dove non si va in vacanza , si reco’ il Volontario (????????) soldato , non mercenario
un bel giovane soldato che Lena attese per tempi lunghi e duri……..Gli avevano detto (sembra
ieri e …si ripete oggi : armiamoci, partite e…vinceremo la GUERRA) che la Terra conqujistata
porta benessere . Lui credeva a certi PINOCCHIETTI di ALLORA. Parti’… per quel paese africano
In quel paese ( io ho il mal d’ Africa) su un territorio chiamato Mande’ (era il PARADISO)
vivevano certi umani, finchè non giunse La Morte….che razzio’ vite ed altre le terrorizzo’.
Chi rimase ri-nacque per ri-sorgere in Pace…..e nacque anche grazie alla Madre….
di cui scrivo. Questa non è una FAVOLA.
Per la costruzione della loro casa quei due genitori impastarono i muri con pietre e forme
affettuose. Io ricordo oltre alle case di proprietà, abitate una forma speciale:rotonda
E per cio’ che ho ricercato mi risulta che proprio i Dogon ritenevano case di famiglia
originaria le ” case di forma rotonda”, perchè forme affettuose, costruite con ” mani
affettuose” , che plasmano sostanze …materia naturale.
Mater, materia, madre………che riesce a creare con l’ argilla forme d’ arte, umane…
La pioggia cade, è afettuosa, quando accarezza il corpo naturale che vive.
E l’ emozione stasera è come la pioggia che accarezza l’ isola….E…….domani sarà meno
dura l’ alba di una domenica di Novembre pensando ad una Maddalena stupenda
che forse, piu’ di uno chef, prepara un pranzetto che tocca il gusto dell’ intelligenza e del cuore.
 
A MIA MADRE, ANZI AD UNA PACIFICI SIMONELLI SPECIAL
 
ALLE MADRI PRESENTI ED ASSENTI

BUON COMPLEANNO ALLA MADRE DI PARIDE

CAMALEO,ALIAS MARIA CAROLINA SIMONELLI SURACE

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Di CAMALEO

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