GIULIANOVA -Scoperta la settima pietra d’inciampo
Giulianova ricorda i caduti e i dispersi nella seconda Guerra Mondiale. Toccante la cerimonia durante la quale è stata scoperta la settima pietra d’inciampo, l’ottava per la provincia di Teramo, la prima in Abruzzo per un caduto della storica “Acqui”. L’iniziativa, dedicata al soldato Luigi Sbei, s’è svolta lungo Corso Garibaldi a Giulianova Alta alla presenza del sindaco Jwan Costantini. La famiglia Sbei ha deposto sul luogo una rosa rossa con fiocco tricolore, mentre il ricercatore storico Walter De Berardinis ha chiesto un minuto di silenzio. Ha letto i testi l’attore Roberto Di Donato. Saluti istituzionali da parte del primo cittadino Jwan Costantini e dell’assessore alla Pubblica Istruzione Lidia Albani. E’ intervenuto anche Delfino Sbei, nipote del caduto, in rappresentanza di tutta la famiglia Sbei. Walter De Berardinis, coordinatore della manifestazione e ricercatore storico sugli Internati Militari Italiani, ha letto la biografia di Luigi Sbei e ricordato il valore delle pietre d’inciampo.
Il soldato Luigi Sbei nasce a Colonnella il 28 maggio 1922 da Nicola e Filomena Vannucci. Il 9 aprile 1942 è idoneo al servizio militare e posto in congedo provvisorio. Il 9 settembre viene chiamato alle armi e il 18 settembre arruolato nel 14° Reggimento Fanteria “Pinerolo” di Chieti. Il 23 novembre viene trasferito al 13° Reggimento Fanteria in Albania per le operazioni in Grecia. Le aree di operazioni in cui sarà attivo saranno: il Monte Scialesit, Cresciows, il Lago di Ohrid e Bilishiti. Successivamente viene trasferito al 18° Reggimento Fanteria “Acqui”. Dopo la campagna di Grecia, il Reggimento viene trasferito sull’isola di Corfù con compiti di guarnigione. Dopo l’8 settembre 1943 e i fatti di Cefalonia fu ufficialmente dichiarato disperso a Corfù l’8 settembre 1943. Prima della guerra la famiglia già viveva nella frazione di Colleranesco di Giulianova.