Monteprandone- Migliaia di fedeli anche quest’anno al tradizionale evento nel centro storico di Monteprandone
Tra tradizione e devozione si è svolta a Monteprandone la tradizionale Processione del Cristo Morto che anche quest’anno ha richiamato tantissimi fedeli da tutta la provincia e non solo.
Nel suggestivo centro storico, Venerdì Santo, si è ripetuto il consueto rito da parte dei portatori di portare a spalla, per le vie del paese, la pesante bara realizzata nel 1847dall’ebanista Sante Morelli, incaricato dalla Confraternita della Pietà e della Morte, con al suo interno la preziosa statua lignea del Cristo Morto realizzata dall’artista Emidio Paci.
La bara è preceduta dalla Croce e dai simboli della passione, dalle sette parole dette da Gesù, dalle vergini vestite di bianco, dalle pie donne con i loro lamenti, dalle ragazze con le sette spade, dalla banda musicale, dalle autorità religiose e civili, dalla statua di San Giovanni, dalla p reziosa statua della Madonna Addolorata.
Parole di speranza sono state pronunciate dal parroco Don Gianluca Pelliccioni durante l’omelia.
Parole semplici che sono andate dritte al cuore e che hanno rappresentato un importante momento di riflessione per tutti.








