Martinsicuro- In concomitanza venerdì si svolgerà il premio TripAdminchion

40 anni di attività per La vecchia Lampada di Martinsicuro, di Fabiano e Letizia Di Buonnato punto  di riferimento della ristorazione di enerdì 26 agosto con il Premio

Venerdì  26 agosto in concomitanza con i festeggiamenti dopo due anni di stop torna il Premio Tripadminchion,  all’insegna come sempre della comicità, goliardia ed irriverenza che ha assegnerà 10 premi ad altrettanti “minchioni” che si sono distinti durante l’anno.

Nel corso della serata,  presentata da Antonella Ciocca allietata dal duo musicale  Anna e Maria  si potranno degustare piatti della tradizione ed assistere al cabaret del magico Alivernini.

Fabiano, Una storia lunga 40 anni… 

“40 anni fa, nel 1982, mio padre aprì l’attività. All’inizio era un piccolo ristorantino di una ventina di posti nel periodo invernale e nel periodo estivo c’era una zona esterna con un’altra ottantina di posti. Nel corso degli anni fino al ‘95 quando è venuto a mancare, sono stati fatti degli ampliamenti e poi dal ’95 quando siamo entrati  io e mia sorella abbiamo continuato l’attività ampliandola e ristrutturandola”.

Una ristrutturazione anche per quanto riguarda la ristorazione…

“All’inizio c’era una prevalenza di lavoro con la pizzeria e la ristorazione Noi abbiamo aggiornato un po’ tutto quello che era il lavoro passato, integrandolo con una enoteca di vini ed una linea di ristorazione adeguata, che ha aperto a cerimonie ed eventi.
Sempre nel corso degli anni, abbiamo dato inizio a percorsi di degustazione e varie serate a tema che hanno fatto si di avere anche una clientela più attenta ed anche più esigente, sempre in linea però con quello che era l’obiettivo che ci eravamo prefissi”.

Innovazione sì, ma anche tradizione e semplicità nei vostri piatti….

“Proponiamo soprattutto una cucina tradizionale, semplice come quella di nostro padre, con un occhio più attento alla presentazione dei piatti, guardando però all’innovazione.
Lo stile è rimasto quello.
Anche nella pizzeria negli ultimi 4 anni abbiamo aggiornato l’impasto secondo le esigenze del mercato attuale”.

A proposito di pizza cosa pensi delle recenti polemiche che hanno interessato questo piatto, in particolare Briatore ed il ristoratore che ha inserito sul menù il prezzo della bolletta della luce?

“Briatore ha fatto per me un prodotto giusto per l’obiettivo che si era prefissato. Un pizza che potesse replicare in più parti del mondo con facilità, che non richiedesse una specificità.
Ha creato un brand che potesse interessare una fascia medio-alta di clientela.
Naturalmente da italiani se la paragoniamo ad una pizza napoletana contemporanea la polemica è servita.
Dal canto mio che vivo nel mondo della ristorazione da 40 anni, dico che la pizza è soggettiva.
Per quanto riguarda invece i costi di gestione tra materie prime ed adeguamento degli stipendi dei dipendenti, essi sono aumentati a dismisura e per continuare garantire la qualità, si è costretti purtroppo a ritoccare leggermente i menù”.

Questi due anni di Covid sono stati sicuramente penalizzanti ma da un buoni abruzzesi non vi siete arresi. Avete continuato a investire su un settore importante come quello della ristorazione

“Nell’immediato ci siamo reinventati con il delivery che non facevamo prima, con un po’di cassa integrazione, diminuendo un po’ il personale, siamo riusciti a superare già due 2 stagioni invernali che sarebbero state altrimenti veramente difficili da affrontare.
Poi c’è sempre il discorso qualità che alla lunga premia. Devi essere sempre presente, non puoi veramente rilassarti un attimo. La clientela va a mangiare con meno frequenza, ma quando ci va se spende qualcosa in più per un prodotto di qualità e lo fa volentieri.
Questa è stata la nostra politica da sempre e cerchiamo di mantenerla anche in questo periodo che sicuramente non è facile”.

Dopo due anni di Covid torna anche l’appuntamento con il premio su TripAdminchion…

“Siamo stati fermi due anni naturalmente per le restrizioni che ci sono state e quest’anno finalmente abbiamo deciso, visto che era possibile rimettere in piazza il nostro premio.

Non dico sia tanto ambito perché non è abito da nessuno ( scherza n.d.c.)  ma un premio che sicuramente fa ridere e preoccupa  perché tra gli invitati ci sono i 10 premiati che hanno combinato qualche cavolata durante l’anno.
Non vedavamo l’ora, anche perchè  comunque è una festa per chiudere la stagione estiva.

Una serata divertente di cabaret, di intrattenimento, di musica che  coincide con i 40 anni della nostra attività e che rappresenta un’occasione per staccare un po’ dalla routine”.

 

Di CAMALEO

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