Monteprandone- L’ufficio postale di Centobuchi non funziona come dovrebbe. Puntualmente tanti disagi per gli utenti
Il 30 ottobre l’inaugurazione ufficiale del nuovo ufficio postale a Monteprandone, con taglio del nastro alla presenza del sindaco Stracci, di diversi assessori e del direttore della filiale di Ascoli di Poste Italiane dott. Giancarlo Giannotti che hanno concordato sulla migliore organizzazione degli spazi di lavoro nel back office e una miglior accoglienza del cliente, senza andare a scapito della sicurezza evidenziando come Monteprandone sia una realtà importante se si pensa che si pagano 500 pensioni di cui solo 10 a sportello e tutte le altre in maniera informatizzata.
Ad aprile 2017, l’ufficio postale di Centobuchi, si è collocato tra i migliori uffici postali del Centro Nord nella classifica assoluta per i risultati raggiunti e performance di eccellenza grazie alla qualità del servizio, attenzione al cliente, affidabilità dei prodotti.
I commenti positivi di amministratori e dirigenti di Poste Italiane, cozzano però con la realtà, col giudizio impietoso delle persone, degli utenti costretti puntualmente a subire disservizi.
Già ci sono le prime critiche in merito all’ufficio postale di Monteprandone e giornalmente arrivano quelle nei riguardi della filiale di Centobuchi.
Se Centobuchi è sinonimo d’eccellenza e di efficienza, come sono gli altri uffici si chiedono in molti?
Per pagare una bolletta anche un’ora di fila , sportelli che funzionano a singhiozzo e come se ciò non bastasse, in molte occasioni alcuni dipendenti non riescono a mantenere quella cortesia e cordialità che dovrebbe caratterizzare il rapporto con il cliente.
Manca il personale? Scarsa attitudine alla comunicazione da parte di chi lavora? Improvvisazione e mancanza di logistica?
Attualmente la percezione dell’ufficio di Viale De Gasperi è quella di caos, mancanza di rispetto e inadeguatezza dei dipendenti.
Centobuchi per il suo bacino di utenza merita sicuramente di più.
Chiediamo al dott. Giannotti o chi per lui, che oltre a tagliare nastri, verificasse in prima persona la situazione e mettesse finalmente mano ad un problema che dura da anni.