Monteprandone- L’avvocato monteprandonese spiazza nuovamente tutti ed espone i punti del suo programma.

Ruggieri è sceso in campo…

“…….dei due sentieri scelsi il meno battuto per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto…..…….A lungo andare gli uomini colpiscono soltanto ciò in cui mirano. Pertanto, sebbene in principio falliscano il segno, meglio sarebbe che mirassero a qualcosa di più alto……”.

Dopo aver spiazzato tutti annunciando la sua candidatura a sindaco, l’avvocato monteprandonese Orlando Ruggieri concede il bis: crea la società dei Poeti Estinti ed espone i punti del suo programma.

Lo fa sulla scia e l’incoraggiamento  appassionatoi della ricerca dell’Attimo Fuggente, dando vita a questo movimento, composto da diversi  giovani provenienti dal mondo delle professioni, del lavoro e dell’imprenditoria, con l’ intendo di riscoprire la passione per le cose e  essere protagonisti del tempo e del territorio.

Lo scopo, chiaro, netto e trasparente è quello di offrire spunti di discussione programmatici per le prossime elezioni, con la consapevolezza e l’umiltà di non voler imporre a tutti i costi un agenda di lavoro, ma con l’orgoglio di confrontarsi a viso aperto su un idea di Città che non si chiuda in se stessa, ma che, anzi, getti un ponte su altre realtà, persino oltre i confini provinciali e regionali, dando concretezza a quell’idea del “Marcuzzo”, che superi campanilismi sterili e prospetti una città solidale e nuova di 200.000 abitanti.

Tra le finalità, la REALIZZAZIONE DEL DISTRETTO ECO SOSTENIBILE DEL PICENO E DEL VICINO ABRUZZO con Monteprandone che si proporrà come capofila, ma anche azioni verso l’INDUSTRIA e l’ ARTIGIANATO,  la BIOEDILIZIA, IL TURISMO, IL COMMERCIO.

Particolare attenzione verso il sociale, le fasce più deboli, l’ambiente,la sicurezza, le la riqualificazione del centro storico e di Centobuchi.

Insomma Ruggieri ha le idee chiare, e lancia la sfida agli altri papabili sindaci. 

Starà a loro ora rispondere concretamente portando le loro proposte. Sicuramente dovranno accelerare i tempi per non rimanere indietro.
Chi proviene dall’attuale amministrazione dovrebbe essere avvantaggiato perchè dovrebbe sapere quali sono i reali problemi e bisogni dei cittadini, a cui non interessano le chiacchiere ma i fatti concreti.
Siamo solo all’inizio di una campagna elettorale che si preannuncia combattuta.

Nello specifico i punti del programma dei Poeti Estinti

A livello intercomunale e anche, come detto, ultra provinciale, Monteprandone sosterrà azioni verso: l’INDUSTRIA e ARTIGIANATO (miglioramento della produttività e dei processi, con il coinvolgimento diretto delle Organizzazioni Sindacali; maggiore attenzione alle norme di sicurezza e igiene del lavoro, revisione dell’accordo con Consind per la sicurezza delle strade e per una viabilità migliore nella zona industriale), con l’ambizione di proporre la nostra zona, in considerazione dei tanti capannoni vuoti, come una “Little” Silicon Valley che possa attrarre nuova giovane imprenditoria e Start Up; l’AGROALIMENTARE (sviluppo delle biotecnologie per migliorare le caratteristiche quali – quantitative di piante e animali, in difesa delle tipicità locali); la BIOEDILIZIA (incentivazione dell’uso di materiali come il legno e sistemi di costruzione ecocompatibili, fornendo risposta a nuove esigenze abitative emergenti sul mercato); INFRASTRUTTURE (miglioramento della mobilità locale, diffusione di mezzi elettrici nel trasporto urbano, copertura totale della banda larga, sistema di pulitura di fossi e scarpate); il TURISMO (risalto al “Panorama Piceno”); il COMMERCIO (promozione della diffusione di cultura e prodotti equo solidali e delle tipicità locali, c.d. “economia circolare”,  implementazione della filiera corta, c.d. distribuzione a Km. Zero); la PESCA (ricerca di tecniche e metodologie innovative per favorire la riproduzione e l’allevamento di specie ittiche protette); PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (miglioramento dei Servizi alle Imprese e alle persone, puntando su una sempre maggiore informatizzazione e digitalizzazione); TESSUTO SOCIALE (promozione dell’eco sostenibilità in tutte le categorie sociali, tra pensionati, giovani e bambini; diffusione della cultura eco solidale e dell’integrazione sociale, contando su Servizi Sociali efficaci e creando spazi ricreativi comuni, non escludendo per Monteprandone la proposizione di una RSA).

I risultati che si intendono perseguire con questo Progetto sono soprattutto rivolti ad attrarre nuovi insediamenti di nuova imprenditorialità sensibile alla green e blue economy, al Turismo e Commercio, con possibilità di intercettare nuovi flussi turistici rivolti alle nuove generazioni come quelle dei Millennials e Generazione Zeta e che innalzino la qualità di vita dell’intero territorio che potrà, così, porsi come un vero e proprio POLO DI ECCELLENZA.

Intorno a questa idea di Città “Marcuzziana” e forti del buon governo delle amministrazioni comunali succedutesi negli ultimi anni che si sono poste all’attenzione offrendo servizi alla cittadinanza di ottima qualità nella scuola e nei trasporti, con offerta di progetti a sostegno del lavoro e di Servizi a favore delle fasce di popolazione più svantaggiate e con iniziative culturali di affermata notorietà, la Società dei Poeti Estinti intende dare il suo contributo per dare coerenza al suddetto progetto, partendo dalle persone svantaggiate e consentendo loro l’accesso a tutte le strutture pubbliche, abbattendo tutte le barriere architettoniche e infrastrutturali presenti a Monteprandone. Anzi, su questo fronte, attingendo da fondi regionali ed europei, vi è l’intenzione di proporre Monteprandone quale sede permanente di alcuni giochi paraolimpici, accogliendo atleti e famiglie e fornendo loro la qualità, il buon vivere e l’ospitalità, generosa e discreta delle nostre zone.

Coerente con il progetto, si proporrà una nuova “fotografia” del Capoluogo che metta in risalto il “Panorama Piceno”. In questa “fotografia” è imprescindibile il ritorno, nel più breve tempo possibile, di tutti gli uffici nella storica residenza Comunale di Piazza dell’Aquila, come pure, in questa “fotografia” è importante valorizzare l’intera area cimiteriale di Monteprandone. In primis, la parte più antica, quella, cioè adiacente al Santuario, ove riposano le sacre spoglie di San Giacomo, migliorandone decoro, pulizia e ordine, chiedendo, magari ad architetti, ingegneri ed artisti, un contributo di opere e testimonianze che possano portare Monteprandone a candidarsi come Cimitero Monumentale e meta di quel “necroturismo” che non è una brutta parola, ma, anzi, si sta sempre più affermando e che offre al visitatore un luogo immerso nel verde delle nostre colline, ricco di storia e curiosità, tra presente e memoria del passato.

Nella Città eco sostenibile di San Giacomo della Marca si ritengono maturi i tempi di una sede stabile, sempre nel Capoluogo, di un Centro Studi e Ricerca Universitario di Scienze Religiose e sulla scorta di altre esperienze (Napoli ed Ancona), si ritiene di dare corso ad uno studio di fattibilità di riqualificazione delle “grotte” presenti nel centro storico che possa mostrare a visitatori e turisti la Monteprandone sotterranea, ricca di fascino e interesse.

Sulla scorta di un nuovo turismo destinato alle giovani generazioni, si darà preminenza alla usufruibilità e percorribilità di “camminamenti” e “sentieri” campestri che portino a valorizzare, ad esempio, i resti del Castello di Montecretaccio, sensibilizzando Università ed Enti a iniziare gli scavi di quest’area a cui diversi studiosi attribuiscono origini addirittura romane (Castrum Truentinum).

La Città, così come pensata e inserita nel progetto eco sostenibile, non potrà fare a meno di un Parco Interprovinciale Urbano (P.I.U.) che preveda sentieri, percorribili anche a cavallo, che colleghino Acquaviva, Monsampolo, San Benedetto del Tronto e anche il territorio di Martinsicuro e Colonnella, attraverso il sostegno fattivo e concreto al progetto di un PONTE CICLO-PEDONALE SUL TRONTO.

La Città deve essere decongestionata dal traffico sulla Salaria attraverso il non più rinviabile progetto di due sottopassi, a est e al centro di Centobuchi, con uno studio sulla viabilità alternativa sulle strade parallele della zona artigiana ed industriale e, a nord, di una bretella che colleghi l’attuale Polo Scolastico di Colle Gioioso con Contrada Spiagge..

Inoltre, una Città eco sostenibile non può non dotarsi di un sistema efficiente e diffuso di monitoraggio  delle emissioni dei gas di scarico al fine di conoscere e tenere sotto controllo i livelli di smog nel popoloso centro di Centobuchi.

Per Centobuchi, comunque, si ritiene di dover proporre una RIGENERAZIONE URBANA SOSTENIBILE poiché, ormai, vi è la consapevolezza della fine di un ciclo storico durato più di 50 anni.

Una lunga serie di azioni, studi, ricerche e proposte legislative, sono sempre più orientate verso la trasformazione e la rigenerazione delle aree urbane, con lo scopo di limitare il “consumo del suolo”.

Vi è, dunque, la necessità di attuare strategie comunali e intercomunali finalizzate al miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socio-economiche, ambientali e culturali degli insediamenti urbani.

I principali obiettivi di questa proposta sono:

-Messa in sicurezza, manutenzione e rigenerazione del patrimonio edilizio pubblico e privato con possibilità di incentivazioni attraverso convenzioni con le banche locali.

-Drastica riduzione del consumo del suolo.

-Rivalutazione degli spazi pubblici e del verde urbano.

-Intensificazione di servizi di quartiere, attraverso un sistema diffuso di TELESORVEGLIANZA e con l’istituzione del Vigile di Quartiere.

-Razionalizzazione della mobilità urbana con proposta di un unico Polo di Studi.

-Implementazione delle infrastrutture digitali.

-Salvaguardia dei centri storici e loro rivitalizzazione.

La città sarà chiamata a modificarsi e a riorganizzare lo spazio abitato in base a nuovi principi e a nuove logiche di sviluppo in modo da potere RICONNETTERE LE PERSONE AI LUOGHI.

Bisognerà, dunque, promuovere politiche che alimentino la domanda di recupero dell’esistente e creino condizioni favorevoli per riqualificare e dare nuova vita alle aree urbane dismesse, favorendo al tempo stesso, programmi e progetti di HOUSING SOCIALE con nuove modalità costruttive (legno e altri materiali) sicure e antisismiche, a risparmio energetico e a basso costo di costruzione, al fine di riqualificare e integrare, nel contesto urbano, aree degradate o inutilizzate.

Perché questa operazione possa avere il successo auspicato occorrerà il coinvolgimento e la partecipazione diretta degli abitanti e dei proprietari delle aree nell’elaborazione dei progetti, non escludendo anche concorsi di idee e progettazioni per le trasformazioni urbanistiche più rilevanti, cercando di “riannodare” zone del territorio che negli anni hanno perso colleganza tra loro. Ci si riferisce alla necessità di attingere a fondi regionali o europei per la creazione di un marciapiede ciclo pedonale che colleghi Centobuchi a S. Anna e Centobuchi al Cimitero. A proposito della zona S. Anna, l’Amministrazione intende partecipare concretamente alla crescita dell’attuale omonima Festa, al pari di quella del capoluogo, “Fermento Marchigiano”, assicurando loro una rilevanza extra provinciale, al fine anche di far partecipare fattivamente queste associazioni organizzatrici, rispettivamente alla riqualificazione della “Chiesetta di S. Anna” e di Vie del Centro Storico.

La nuova Amministrazione, consapevole della necessità della condivisione e, soprattutto, della partecipazione di donne, uomini, Associazioni, Parrocchie, studi e ambulatori medici, farmacie ecc. e pure consapevole che, spesso, situazioni di disagio e degrado vengono celate dagli interessati per senso di vergogna, favorirà la creazione della BANCA DEL TEMPO, “di un sistema in cui le persone scambiano reciprocamente attività, servizi, saperi. Luoghi e momenti nei quali si recuperano le abitudini ormai perdute di mutuo aiuto tipiche di rapporti di buon vicinato….Le persone che aderiranno alla Banca del tempo e tra le quali avvengono gli scambi, generalmente si chiamano Tempo – Correntisti, in quanto diventano titolari di conti correnti in cui depositano, invece che denaro, ore impiegate a realizzare attività a favore di altri correntisti, acquisendo la disponibilità di un credito di pari valore in termini di ore. Spenderanno tale credito per usufruire a loro volta di prestazioni effettuate da altri aderenti alla Banca del Tempo…”

“Riannodare” il territorio, infatti, significa pure farsi carico del disagio familiare e sociale, attraverso un sistema di relazioni (Amministrazioni – Parrocchie – Presidi Medici) che non emargini, ma, anzi, favorisca, in totale sicurezza, la completa integrazione sociale e interrazziale.

In coerenza con l’dea del Distretto Ecosostenibile del Piceno, l’Amministrazione farà ogni sforzo per attingere a fondi UE per l’installazione di reti Internet senza fili gratuite in luoghi pubblici, parchi, piazze, edifici pubblici, scuole, biblioteche, centri sanitari e musei.

Sosterrà pure progetti di salvaguardia dell’ambiente e della natura partecipando al Bando Europeo “Programma Life” che, per la gestione di parchi o risorse naturali, coinvolge organizzazioni NON a scopo di lucro, comprese le ONG, impegnate nella difesa e nella tutela dell’Ambiente o Imprese impegnate in progetti con impatto positivo sull’ambiente (recupero e riciclo di risorse derivanti dalla pulitura di fossi, scarpate, argini dei fiumi ecc, riduzione delle emissioni Co2, riduzione dell’inquinamento).

Infine, in riferimento alle note vicende legate all’ubicazione dell’Ospedale Unico del Piceno, i Poeti Estinti, in assoluta coerenza con quanto appena detto sulla Città del Piceno, di cui Monteprandone si propone di far parte attiva e propositrice, seppure convinta che un “Ospedale di Eccellenza”, dopo quello di base di Ascoli Piceno, debba essere collocato il più vicino possibile alla Costa e alle grandi vie di comunicazione, non intende, però, partecipare a battaglie campanilistiche legate alla localizzazione della nuova struttura che può rappresentare una formidabile occasione per l’intera comunità provinciale e interprovinciale e, comunque, certi che non sarà una questione di pochi chilometri ad influenzare lo sviluppo del territorio Piceno o “Marcuzziano” che dir si voglia.

Lascia un commento