San Benedetto del T.- Domani ore 21.30 presso il Circolo Nautico

ManifestoColagrandeDomani, alle ore 21:30, presso il Circolo Nautico di San Benedetto, nell’ambito della rassegna “Scrittori sotto le stelle”, si terrà un incontro con  Paolo Colagrande, autore del libro “Senti le rane”, edito da Nottetempo.

Converseranno con l’autore Luigi Riganti e Silvio Venieri.

Paolo Colagrande è uno scrittore e avvocato che vive a Piacenza.

Il suo romanzo d’esordio “Fideg” , pubblicato per Alet Edizioni nel 2007, ha il vinto il Premio Campiello nella sezione opera prima e ha ricevuto la menzione speciale nel premio Viareggio nella stessa sezione.

Nel 2008 ha pubblicato Kammerspiel (Alet Edizioni) e nel 2010 Dioblù (Rizzoli) .

“Senti le rane”, uscito nel 2015, è stato selezionato per la cinquina finalista del Premio Campiello di quest’anno.

Luigi Riganti, magistrato addetto alla sezione penale del Tribunale di Pavia, già in forza nel Tribunale di Ascoli Piceno, quale giudice monocratico del dibattimento penale presso la sezione distaccata di San Benedetto del Tronto.

Cura la rassegna Pavia nel Cinema “Visioni dal mondo”.

Tra le sue pubblicazioni, “Vinile Italiano. Indice del nuovo rock dal 1977 al 2010” (2010, Abraxas)

 Descrizione di “Senti le rane”

Al tavolino di un bar, Gerasim racconta a Sogliani la storia di un terzo amico seduto poco piú in là, ed è una storia molto avventurosa. Ebreo convertito al cattolicesimo per chiamata divina, Zuckermann prende i voti e diventa “il prete bello” di Zobolo Santaurelio Riviera, località balneare di “fascia bassa”: agli occhi dei fedeli passa per un santo, illuminato, alacre e innocente. Ma un pomeriggio di fine estate, mentre intorno al suo nome diventano sempre piú insistenti le voci di miracoli, a Zuckermann si offre la visione della Romana, la figlia diciassettenne di due devoti parrocchiani. Da lí in poi, fra pallidi tentativi di espiazione, passioni e gelosie, cui fanno da contrappunto le vaneggianti digressioni di Gerasim e Sogliani – dall’Uomo vitruviano agli etologi fiamminghi, dagli asceti di Costantinopoli all’Ikea, da Rossella O’Hara all’olio di nespolo babilonese – lentamente si consuma una tragedia sentimentale che travolge l’intera comunità e trova il suo epilogo in riva a un fosso… Con una scrittura comica e pastosa, Colagrande ci racconta una storia e, insieme, il racconto che ne fa una coppia di inattendibili biografi.

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