Caro Direttore è d’ obbligo ( ed etico) non estraniarsi ,nonostante la vista sullo Stretto di Messina.
Dallo Scoglio dell’ Ulivo il Camaleo Arianna, come l ‘ Ulisse del Mare si riposa stanco e pensa. Il Giovedi’ Santo spinge il vento di pace al Futuro: questo italico Stivale, usurato e martoriato chiama all’impegno concreto equo e solidale che avvicina le diversità e valorizza le differenze in nome dei diritti umani.
Il paesaggio merita un plauso ed una tutela. Il sud chiama il Nord ed il Centro al dialogo prima chi il Gallo canti…….
L’immagine vera della famiglia italica è compromessa dalla “spazzatura” culturale di una partitica che non ama Sofocle e si ritiene depositaria delle virtù con la Babele delle lingue .Il nostro Bel Paese merita rispetto e non sfruttamento, degrado morale.
Dobbiamo sostenere azioni di finanza etica e fare PROGETTI DI MICROCREDITO per le famiglie diverse. Camaleo invita i governanti a cambiare il sistema, accogliendo istanze vere, che derivano dal grave dissesto della…. Umanità.
Caro Direttore cosa pensa del PROGETTO SOCIALE di ARIANNA-CAMALEO ? Potremmo unire le nostre forze con altre risorse micro, culturali ed umane, non per conquistare l’Area Picena, ma per coinvolgere attori sociali autentici, soggetti, non clienti di banche del riciclaggio, ma persone oneste che possono comunque cambiare qualcosa dentro e fuori la banca.
I vantaggi della democrazia possono donare l’equo compenso per merito e credito , senza avvantaggiare gli insospettabili che sostengono al palo i diritti CROCIFISSI. PER QUELLI CHE…..credono alla pena…, anche se non si aprono le porte delle patrie galere, è chiuso il Regno dei Cieli. Sono perennemente accolti all’Hotel della paura ( in valigia hanno il rimorso. Anche se viaggiano…… “non sanno perchè”.
IL DIRETTORE RISPONDE…
Carissimo Camaleo, come sempre sei puntuale ed esaustivo nei tuoi commenti. Non posso non condividere il tuo pensiero e la tua minuziosa analisi socio politica.
Non c’è giorno che passi che non si assista a liti e teatrini a qualsiasi livello istituzionale che denotano ancora quel modo di concepire la politica che ha portato l’Italia sull’orlo del baratro.
Mentre i politici di professione e non, litigano per le poltrone, la situazione giovanile è drammatica, il lavoro non c’è, persone rinunciano a curarsi perché non hanno i mezzi per farlo.
Troppo divario tra nord e sud, quel sud culla della cultura ma sempre bistrattato e violentato.
Il sud viene identificato con il termine MAFIA, ma al centro nord esistono gli stessi sistemi ed altri …
Devi entrare in certi meccanismi e cedere a compromessi per poter lavorare. Chi già lavora, ha sempre più incarichi e quindi più guadagno a discapito di coloro che vivono il miraggio di un lavoro.
La tua Area Picena che ami tanto è ormai ridotta ad un deserto. La crisi si fa sentire maggiormente rispetto al “nord”delle Marche. Ogni giorno chiude un’impresa ed il tasso di disoccupazione ha raggiunto livelli davvero preoccupanti.
Un’area dimenticata dalle istituzioni a tutti i livelli. Quelle istituzioni che giocano a fare gli alchimisti. C’è bisogno di tornare veramente a fare politica seria sul territorio e per il territorio senza casacche, né mute. Possiamo sicuramente, per credibilità creare gruppo di servizio, senza committenze trasversali. Mettiamoci in gioco, questa violta senza grilli per la testa, ma a viso scoperto e senza paura scendiamo ciome dici tu Camaleo, scendiamo in campo, in Piazza del Popolo, in Piazza 1 Maggio (RC) per fare una festa dei diritti umani. Ci siamo svegliati finalmente, non accettiamo assistenza, ma siamo di servizio.
La partitica ha fallito: è diventata oramai un contenitore di arrivisti e speculatori.
È necessario tornare a mettere al centro la persona ed il bene comune. Non è possibile che chi ha già tanto continui ad avere sempre di più e chi ha poco sprofondare ulteriormente. Questa non è Etica, di cui tutti parlano ma che pochissimi traducono realmente in azioni concrete
Ho speranza in Arianna sociale, un progetto che mi ha affascinato fin dall’inizio. Finanza etica, meritocrazia, sociale, equo compenso. C’è bisogno veramente di tutto ciò e di mettere in campo eccellenze per ridare speranza a tanti, una speranza che più passa il tempo e più si affievolisce. Sbrighiamoci prima che il gallo canti…
BUONA PASQUA!